Lə cerbottanə n.0 giornale processo 25 Novembre 2022 Abbiamo fondato un giornale.Si chiama Lə cerbottanə. Sassolini contro le finestre del patriarcato. Il numero 0 verrà distribuito al corteo Basta guerre sui nostri corpi: RIVOLTA TRANSFEMMINISTA di sabato 26 novembre, indetto da Non Una di Meno come ogni anno per la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Il nostro giornale ci somiglia. È sfaccettato, contraddittorio, imperfetto, arrabbiato, desiderante e con una chiara postura transfemminista.Esce quando abbiamo qualcosa da dire, con numeri tematici in cartaceo e digitale. Siamo apert3 ai contributi – chi non ha un sassolino da tirare? – e cercheremo di farli arrivare il più lontano possibile. Non lo scriviamo da sol3, lə cerbottanə è un lavoro collettivo, come tutto il nostro operato.Hanno collaborato al numero 0: D.i.Re Donne in Rete contro la violenza Cooperativa sociale Befree NON UNA DI MENO/ Non Una Di Meno – Roma Guerriglia Transpoetica Le Recensioni non Richieste SCOSSE – Associazione di Promozione Sociale Slavina Giada Bonu Stefania N’Kombo Paola Stelliferi Anahi Mariotti (Z)ZeroCalcare Hogre/buyanewsoul.com Disegnetti di Ninni Frad A caricare la cerbottana: l’assemblea di Lucha y Siesta, il gruppo comunicazione, Marco Antonutti, Fabio Scaramella Abbiamo fondato un giornale perché sentivamo la necessità di un ulteriore spazio dove prendere parola e farla prendere a chi, come noi, vuole far luce e mettere a pubblico dibattito temi e storture. Partiamo da noi.Oggi Lucha y Siesta attraversa una fase delicata e abbiamo deciso di raccontarvela in esclusiva con il numero 0 di questo giornale. Lucha y Siesta è di nuovo sotto attacco, e con lei l’antiviolenza tutta.Il 10 gennaio 2023 si terrà la prima udienza del processo penale a carico della Presidente dell’Associazione che da 14 anni supporta le attività antiviolenza della comunità della Casa. La vicenda è surreale e chiama in causa molti piani di ragionamento a cui abbiamo voluto dare respiro con il giornale. Una cosa però è semplice e certa: nessunə sarà solə in tribunale neanche questa volta; PRETENDIAMO L’ASSOLUZIONE, PERCHÉ L’ANTIVIOLENZA NON SI PROCESSA.